{"id":4280,"date":"2021-07-04T16:30:53","date_gmt":"2021-07-04T14:30:53","guid":{"rendered":"https:\/\/www.underwatertales.net\/?p=4280"},"modified":"2025-02-19T15:12:59","modified_gmt":"2025-02-19T14:12:59","slug":"wwf-a-portofino","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.underwatertales.net\/2021\/07\/04\/wwf-a-portofino\/","title":{"rendered":"WWF a Portofino"},"content":{"rendered":"\n

Il WWF a Portofino. A bordo del Blue Panda, la loro barca ambasciatrice, per promuovere il \u201cprogetto ghost gear\u201d. Con il contributo dell\u2019Area Marina Protetta di Portofino e dei volontari di Reef Alert Network.<\/p><\/blockquote>\n\n\n\n

Il \u201cprogetto ghost gear\u201d del WWF<\/h4>\n\n\n\n

Da qualche giorno, una meravigliosa barca a vela<\/strong> naviga placida nelle acque antistanti il Promontorio di Portofino<\/strong>. \u00c8 davvero molto grande, con un maestoso albero<\/strong> che si erge verso il cielo azzurro. Sventolano bandiere<\/strong> e vessilli<\/strong>, bianchi con scritte blu. Sono i simboli del WWF<\/a><\/strong>. E quella \u00e8 la loro barca ambasciatrice. A bordo della Blue Panda<\/strong>, un gruppo di ragazzi \u00e8 pronto per il \u201cprogetto ghost gear\u201d<\/strong>. E la nuova missione<\/strong> del WWF<\/a> non pu\u00f2 che partire da qui. Dalla pi\u00f9 vecchia Area Marina Protetta d\u2019Italia, quella di Portofino.<\/a> Non \u00e8 solamente la pi\u00f9 vecchia. \u00c8 anche quella che vanta maggior esperienza, dove la tutela e la protezione dell\u2019ecosistema sta dando i migliori risultati. \u00c8 quella, secondo me, meglio gestita.<\/p>\n\n\n\n

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Il precario ecosistema dei fondali di Portofino<\/h4>\n\n\n\n

Ma anche qui, purtroppo tutto non funziona alla perfezione. Sotto la superficie di questo mare blu cobalto, ci sono delle vere e proprie meraviglie. \u00c8 il regno del corallo rosso<\/strong>, degli enormi ventagli di gorgonie<\/strong> e delle volte tappezzate dalle madrepore<\/strong> e dalle spugne<\/strong>. <\/p>\n\n\n\n

Ma anche l\u00e0 sotto \u00e8 pieno di fantasmi. Sono i fantasmi del mare<\/strong> e stanno lentamente uccidendo le meraviglie di questo mondo sommerso. Le reti da pesca<\/strong> e le lenze<\/strong>, impigliate nelle rocce del fondale ed abbandonante dai pescatori. Stanno soffocando corallo e gorgonie<\/em>, che smettono di riprodursi mettendo a repentaglio tutto l\u2019ecosistema di questo tratto di mare. Un ecosistema faticosamente ricostituito in 25 anni di attivit\u00e0 dell\u2019Area Marina Protetta<\/a>. <\/p>\n\n\n\n

Le reti da pesca abbandonate, se restano in parte in sospensione, continuano a fare il loro lavoro. Continuano a pescare. Continuano ad intrappolare tutti gli organismi che nuotando entrano accidentalmente nelle loro maglie. Cernie, polpi e molti altri animali vengono letteralmente imprigionati da queste reti fantasma ed iniziano una lunghissima agonia che li porter\u00e0 ad una morte lenta ed angosciosa. <\/em><\/p>\n\n\n\n

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