{"id":2028,"date":"2018-09-19T23:42:17","date_gmt":"2018-09-19T21:42:17","guid":{"rendered":"http:\/\/www.underwatertales.net\/?p=2028"},"modified":"2025-02-19T15:18:09","modified_gmt":"2025-02-19T14:18:09","slug":"mares-eos-strobe","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.underwatertales.net\/2018\/09\/19\/mares-eos-strobe\/","title":{"rendered":"Mares EOS Strobe"},"content":{"rendered":"

La luce stroboscopica Mares EOS Strobe \u00e8 un punto di riferimento costante durante le nostre immersioni. In questo racconto capirete perch\u00e9 \u00e8 un utile strumento.<\/p><\/blockquote>\n

Il racconto: introduzione<\/h5>\n

Sino ad oggi mi ero immerso solamente una volta su un relitto, con l\u2019utilizzo di un rebreather.
\nEra successo all\u2019inizio dello scorso mese di giugno, quando, in occasione dell\u2019XR Wreck Tour 2018<\/a>, scesi sino a 45 metri di profondit\u00e0 per visitare il piroscafo Pasubio.
\nPer chi come me sta imparando ad utilizzare una macchina a circuito chiuso, l\u2019immersione cosiddetta quadra presenta una serie di difficolt\u00e0, tra le quali, la risalita con la cima di riferimento, con le annesse soste di decompressione \u00e8 sicuramente la pi\u00f9 complicata.<\/p>\n

La storia del Piroscafo Genova<\/h5>\n

Oggi Style Diving<\/a>, il centro immersioni presso il quale solitamente mi appoggio quando mi immergo nell\u2019Area Marina Protetta di Portofino<\/a>, ha programmato un tuffo sul Genova, un piroscafo di quasi quattromila tonnellate di stazza lorda che era stato costruito nel 1904 ed era di propriet\u00e0 dell\u2019Ilva di Roma.
\nIl 27 luglio del 1917 era partito dal porto di La Spezia con un prezioso carico di cannoni ed altro materiale bellico. Non disponeva di una scorta adeguata a tutela di possibili attacchi dei sommergibili nemici e un U-Boot tedesco lo intercett\u00f2 e lo silur\u00f2 sulla fiancata destra, all\u2019altezza della prima stiva di prua.
\nIl grande piroscafo non affond\u00f2 immediatamente. Riusc\u00ec a raggiungere la baia di Paraggi dove pot\u00e9 sbarcare incolume tutto l\u2019equipaggio per poi agonizzare parecchie ore prima di inabissarsi di prua, andandosi a posare in perfetto assetto di navigazione al largo della baia, su un fondale melmoso di sessanta metri.
\n\u00c8 lungo pi\u00f9 di cento metri per una larghezza di circa quindici.<\/p>\n

L’immersione<\/h5>\n

Con il mio rEvo<\/a> scender\u00f2 sino a 60 metri di profondit\u00e0 per visitare questo splendido relitto. Ho pianificato un tempo di fondo di 30 minuti e questo comporter\u00e0 una configurazione, per me nuova, che preveder\u00e0 una seconda bombola di bail out.<\/p>\n

\u00c8 una splendida mattinata di sole, il mare \u00e8 calmo e non c\u2019\u00e8 corrente. Man mano che io ed il mio compagno di immersione scendiamo in profondit\u00e0 mi rendo conto che la visibilit\u00e0 \u00e8 eccezionalmente alta. \u00c8 la prima volta in assoluto che riesco e vedere la sagoma del Genova da una ventina di metri di distanza, mentre ci plano sopra. Il colpo d\u2019occhio \u00e8 imparagonabile. Il piroscafo \u00e8 avvolto dalle castagnole, i dentici nuotano poderosamente a lato delle paratie.
\nNon mi era mai capitato di riuscire a vederlo cos\u00ec bene, in tutta la sua maestosit\u00e0. Lo percorriamo dirigendoci prima verso prua e poi verso poppa soffermandoci su particolari che non ero mai riuscito ad identificare a causa delle ridotte condizioni di visibilit\u00e0 che solitamente questa zona di mare limaccioso ci offre.<\/p>\n