{"id":11242,"date":"2023-10-05T22:22:54","date_gmt":"2023-10-05T20:22:54","guid":{"rendered":"https:\/\/www.underwatertales.net\/?p=11242"},"modified":"2025-02-19T14:56:32","modified_gmt":"2025-02-19T13:56:32","slug":"immersioni-isola-delba","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.underwatertales.net\/2023\/10\/05\/immersioni-isola-delba\/","title":{"rendered":"Immersioni Isola d’Elba"},"content":{"rendered":"\n

Immersioni all\u2019Isola d\u2019Elba, in autunno, quando tutto \u00e8 pi\u00f9 calmo. La Secca di Fonza e la Corbella. Dove il Mediterraneo \u00e8 ancora selvaggio e regala grandi emozioni.<\/p>

Sei pronto? Via!!!!<\/p><\/blockquote>\n\n\n

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Immersioni all\u2019Isola d\u2019Elba in autunno<\/h2>\n\n\n\n

A settembre<\/strong> \u00e8 pi\u00f9 bello. C\u2019\u00e8 meno gente in giro, l\u2019atmosfera \u00e8 pi\u00f9 distesa e tranquilla e il tempo sembra pi\u00f9 dilatato.<\/p>\n\n\n\n

Il clima<\/strong> \u00e8 pi\u00f9 fresco<\/strong>, l\u2019aria<\/strong> \u00e8 frizzante<\/strong> ma il sole<\/strong> continua ad essere amabilmente caldo<\/strong>.<\/p>\n\n\n\n

Alla fine di settembre , la maggior parte dei turisti ha gi\u00e0 lasciato l\u2019isola d\u2019Elba e questo ti permette di godere delle sue bellezze, subacquee e non, con molto meno affollamento<\/strong>.<\/p>\n\n\n\n

I prezzi<\/strong> sono anche pi\u00f9 accessibili<\/strong>. Alla fine della stagione turistica, molte strutture alberghiere potrebbero offrire tariffe<\/strong> molto pi\u00f9 convenienti<\/strong> rispetto ai mesi estivi. E questo ti permetter\u00e0 di risparmiare sui costi del viaggio.<\/p>\n\n\n\n

Poi devi considerare che i cambiamenti climatici negli ultimi anni stanno prolungando inaspettatamente l\u2019estate. All\u2019isola d\u2019Elba, a settembre, il clima \u00e8 ancora mite e l\u2019acqua<\/strong> \u00e8 ancora davvero calda<\/strong>. Ci\u00f2 ti consente di continuare a godere del mare in un ambiente assolutamente confortevole e piacevole.<\/p>\n\n\n\n

La fine dell\u2019estate, poi, offre solitamente le migliori condizioni di visibilit\u00e0 subacquea<\/strong>. L\u2019acqua \u00e8 chiara e calma e ci\u00f2 rende le immersioni all\u2019Isola d\u2019Elba il luogo ideale per esplorare, con assoluta tranquillit\u00e0, i finali marini e ammirarne la sua ricca vita subacquea.<\/p>\n\n\n\n

I diving center<\/strong> sono ancora tutti in piena attivit\u00e0<\/strong> e pronti ad accoglierti e accompagnarti anche nei siti meno frequentati.<\/p>\n\n\n\n

E allora, preparati a leggere il mio racconto sulla mia esperienza e sulle mie immersioni all\u2019Isola d\u2019Elba ad inizio autunno.<\/em><\/p>\n\n\n

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Isola d\u2019Elba: panorama di settembre<\/strong><\/em><\/figcaption><\/figure><\/div>\n\n\n

Autumn in Elba<\/h2>\n\n\n\n

Nasce per puro caso la decisione andare qualche giorno all\u2019isola d\u2019Elba per fare delle immersioni. Anche perch\u00e9 io, all\u2019Elba c\u2019ero appena stato, per una settimana ad inizio settembre.<\/p>\n\n\n\n

Ma la voglia di mare e di immersioni \u00e8 tale che convinco Andrea Di Vaira<\/a><\/strong> a dirottare il suo progetto di andare alle Tremiti<\/strong>. Si, perch\u00e9 lui ha da tempo pianificato un\u2019intera settimana da dedicare ad un paio di amici, Mattia Beretta<\/strong> e il \u201cvecchio\u201d Franck Nembrini<\/strong>, che vogliono ottenere la certificazione che li abiliti alla profondit\u00e0 di 45 metri.<\/p>\n\n\n\n

Poi c\u2019\u00e8 stata qualche giornata di maltempo e di mareggiate e io mi sono subdolamente insinuato nella sua mente, evocando scenari da tregenda. Del tipo \u201cma che cazzo andata a fare sin laggi\u00f9 che rischiate di beccare una settimana di mare?”<\/em><\/p>\n\n\n\n

In realt\u00e0, io alle isole Tremiti ci andrei di corsa, anche adesso. Sono un posto fantastico, con dei fondali spettacolari. Per\u00f2, io non ho a disposizione un\u2019intera settimana come loro e vorrei andare in un posto pi\u00f9 vicino e semplice da raggiungere. Tipo l\u2019isola d\u2019Elba, appunto.<\/p>\n\n\n\n

E nel momento in cui mi rendo conto che la mia attivit\u00e0 di terrorismo psicologico sta sortendo l\u2019effetto desiderato, scelgo di giocare la mia carta vincente. Ed esco con un \u201ce se organizzassi tutto io per l\u2019isola d\u2019Elba? Diving center, albergo, siti di immersioni? E pure i ristoranti per la sera?”<\/em><\/p>\n\n\n\n

Il risultato finale lo puoi immaginare: si parte per l\u2019Elba. Loro resteranno l\u00ec per tutta la durata del corso e io me ne andr\u00f2 a met\u00e0 settimana. Che mente diabolica…<\/p>\n\n\n\n

Ma non \u00e8 finita qui. Perch\u00e9 ora entra in scena un ultimo personaggio, Yme Carsana<\/a><\/strong>. Il classico amico con cui io passerei sempre e volentieri delle vacanze in giro per il mondo a fare immersioni, oziare, scambiare pensieri e opinioni, mangiare nei migliori ristoranti e bere del gran buon vino. E magari anche qualche rum.<\/p>\n\n\n\n

Quest\u2019anno non eravamo ancora riusciti a farci qualche giorno insieme. L\u2019occasione era ghiotta ed \u00e8 salito a bordo della mia autovettura. Ci ha caricato sopra un intero arsenale di bombole, rebreather e attrezzature simili e ha detto: \u201cpartiamo subito che arriviamo in tempo per prenderci un aperitivo al bar del porto di Marciana Marina.”<\/em><\/p>\n\n\n

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https:\/\/www.ymecarsana.com\/<\/a><\/figcaption><\/figure><\/div>\n\n\n

Immersioni isola d’Elba<\/h2>\n\n\n\n

Avevo dipinto un\u2019ipotetico scenario da tregenda al povero Di Vaira per convincerlo a non andare alle Tremiti. Ecco, un po\u2019 me la sono tirata perch\u00e9 c\u2019\u00e8 molto vento da nord che ci costringe a ripiegare su siti di immersione che si trovano sul versante meridionale dell\u2019isola.<\/p>\n\n\n\n

Ma il vento da nord<\/strong> porta un clima secco<\/strong> con il cielo azzurro<\/strong>, limpido<\/strong> e terso<\/strong>. E, come non bastasse, fa caldo<\/strong>, molto caldo. Sembra di essere a fine giugno. Alla mattina andremo sott\u2019acquea mentre al pomeriggio ozieremo sulla spiaggia della Fetovaia, al sole, sdraiati su comodissimi lettini. E, ogni tanto, faremo anche un tuffo per rinfrescarci. Ah… che bella vita fanno i subacquei come noi!!!<\/p>\n\n\n\n

\u201cVi ho consigliato bene, o no?\u201d<\/em> dico ai ragazzi con un non so che di vanit\u00e0.<\/p>\n\n\n\n

La secca di Fonza<\/h3>\n\n\n\n

Il mio amico Antonio Guarini<\/a><\/strong>, che gestisce il diving center SubNow<\/a><\/strong> a Marina di Campo<\/strong>, localit\u00e0 La Foce<\/strong>, me lo dice da una vita. \u201cTu devi venire a Fonza con me!\u201d<\/em> A dire il vero io a Fonza ci ero gi\u00e0 stato, forse c\u2019era anche lui. Ma probabilmente non se ne ricorda. Vatti a fidare degli amici, anche stavolta andr\u00f2 a Fonza con un altro diving. In realt\u00e0 con una promiscuit\u00e0 di altri diving center: Elba Diving<\/a><\/strong> di Marciana Marina<\/strong> e Dive Center Blu<\/a><\/strong> di Marina di Campo<\/strong>. Nord e Sud dell\u2019isola che si incontrano per venire incontro alle esigenze di questo manipolo di sommozzatori esigenti. Che vogliono fare delle bellissime immersioni, sempre e costantemente.<\/p>\n\n\n\n

Sono le 8 del mattino di luned\u00ec 25 settembre, quando iniziamo a caricare tutte le nostre attrezzature sul furgone di Elba Diving<\/strong>. Noi nel frattempo ci dirigeremo, con molta calma, in auto a Marina di Campo<\/strong> dove parcheggeremo le nostre automobili, prenderemo un buon caff\u00e8 in quella bella pasticceria nella via pedonale e andremo all\u2019imbarco. Dove il gommone di Dive Center Blu<\/strong> ci porter\u00e0 alla Secca di Fonza<\/strong>. <\/p>\n\n\n\n

Facciamo rotta verso sud est<\/strong>, sino ad un punto dove un paio di boe<\/strong> galleggiano dondolanti. L\u00ec sotto, a sei metri di profondit\u00e0 c\u2019\u00e8 il cappello della secca<\/strong>, ben visibile anche dalla superficie. Buon segno; vuol dire che troveremo una visibilit\u00e0 fantastica<\/strong>.<\/p>\n\n\n\n

\u00c8 la secca corallina<\/strong>, uno degli unici siti di immersioni all\u2019Isola d\u2019Elba<\/strong> dove si trova il corallo rosso<\/strong>. E lo si trova abbondante. Con una parete verticale<\/strong> sul lato orientale, che sprofonda ben oltre la profondit\u00e0 di 40 metri<\/strong>. In ogni cavit\u00e0 della roccia troviamo dei coloratissimi rametti, anche di una decina di centimetri. Spesso i loro candidi polipetti sono aperti, in cerca di alimentazione. Il contrasto tra il bianco e il rosso \u00e8 paradisiaco.<\/p>\n\n\n\n

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I candidi polipetti bianchi del corallo rosso<\/strong><\/em><\/figcaption><\/figure>\n<\/div>\n\n\n\n
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Un serrano tra il corallo rosso<\/em><\/strong><\/figcaption><\/figure><\/div><\/div>\n<\/div>\n\n\n\n

Ma le cavit\u00e0 nascondono altre sorprese. Sono bellissime aragoste<\/strong> che guardano il mondo dal loro rifugio terrazzato. E guardano pure me, che punto i miei illuminatori Revolution 7000 color<\/a><\/strong> di Easydive<\/a><\/strong> contro i loro timidi occhietti. Ne son conscio, sono un gran rompi coglioni. Per\u00f2, queste foto che ho fatto con il mio iPhone 14 Pro<\/strong> gelosamente custodito all\u2019interno della mia DiveShot<\/a><\/strong> sempre di Easydive<\/a><\/strong>, mi fanno davvero godere…<\/p>\n\n\n\n

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\"Illuminatore
Illuminatore Revolution 7000 color<\/em><\/strong><\/figcaption><\/figure><\/div><\/div>\n\n\n\n
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Custodia subacquea per smartphone DiveShot<\/em><\/strong><\/figcaption><\/figure><\/div><\/div>\n<\/div>\n\n\n\n
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Ai piedi della parete, laddove la secca va a morire sul fondale di sabbia, ci sono grosse spugne gialle a candelabro<\/strong> e le immancabili gorgonie rosse<\/strong>. Io e Yme rimaniamo l\u00e0 sotto per una cinquantina di minuti, forti delle nostre miscele di fondo (lui ha pure il rEvo<\/a><\/strong> sulle spalle) e dei miei gas decompressivi. <\/p>\n\n\n\n

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Le magnifiche spugne di Fonza<\/em><\/strong><\/figcaption><\/figure><\/div><\/div>\n<\/div>\n\n\n\n

Sul versante sud<\/strong>, noi abbiamo pinneggiato in senso orario con la parete sulla nostra destra, le pendenze diminuiscono e si forma un pianoro ampio e riparato<\/strong>. Il posto ideale per il mio cambio gas e il posto perfetto per il pesce pelagico<\/strong> che da queste parti \u00e8 solito tendere agguati minacciosi. Grandi dentici<\/strong> nuotano in banchi agguerriti, pronti a sferrare attacchi micidiali che squarciano le nubi delle castagnole<\/strong> che colorano l\u2019ambiente o delle acciughe<\/strong> che rendono luccicante il panorama. E poi le ricciole<\/strong>, agili e veloci. Pronte e fendere l\u2019acqua per avventarsi sui poveri resti delle acciughe, gi\u00e0 decimate dalla voracit\u00e0 dei dentici.<\/p>\n\n\n\n

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\"Immersioni
I dentici nuotano in banchi agguerriti<\/em><\/strong><\/figcaption><\/figure><\/div><\/div>\n\n\n\n
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Un dentice con quattro ricciole agguerrite<\/em><\/strong><\/figcaption><\/figure><\/div><\/div>\n<\/div>\n\n\n\n

Risalgo, seguendo il pendio del pianoro. L\u2019acqua si fa sempre pi\u00f9 calda e questo \u00e8 un dannato problema. Il surriscaldamento del Mar Mediterraneo per\u00f2 rende felici i barracuda<\/strong> che ronzano sopra la mia testa, del tutto incuranti della mia presenza fastidiosa. E poi, le corvine<\/strong>, sempre eleganti e disciplinate; sempre in coppia. Con loro le salpe<\/strong>, sciami agitati che nuotano puntando la superficie per virare improvvisamente e ridiscendere verso il pianoro algoso. E quasi, in superficie, all\u2019interno di un\u2019ansa, perfetta per scaricare gli ultimi e eterni minuti di decompressione, ci sono i saraghi<\/strong>, placidi come sempre, che dondolano al ritmo blando della corrente. <\/p>\n\n\n\n

Laggi\u00f9, dove il Mediterraneo \u00e8 ancora selvaggio, io e i miei amici ci siamo rimasti un\u2019ora e mezza. Ci voleva, davvero.<\/em><\/p>\n\n\n\n

La Corbella<\/h3>\n\n\n\n

Marted\u00ec mattina, il giorno successivo. Che sembra l\u2019esatta fotocopia del giorno precedente. Stesso vento da nord, giornata meravigliosa e identico itinerario. Autovettura diretta a Marina di Campo, caff\u00e8 alla pasticceria delle ragazze e appuntamento all\u2019imbarco.<\/p>\n\n\n\n

Puntiamo ancora verso su est ma questa volta oltrepassiamo il golfo di Lacona<\/strong>, per arrivare a Capo Stella<\/strong>. Dove affiorano alcuni scogli, da cui si eleva il grosso faraglione della Corbella<\/strong> che dona il nome a tutta la zona di rocce circostanti. Non c\u2019\u00e8 nessuno, siamo l\u2019unica barca ormeggiata. Sar\u00e0 un buon segnale o no? Io qui non ci sono mai stato. Ieri sono stato abituato bene, oggi come sar\u00e0?<\/p>\n\n\n\n

Scendiamo su un pianoro digradante ad una profondit\u00e0 di 15 metri. Michele, sul gommone, ci ha detto di andare verso est, puntando una rotta immaginaria verso Capoliveri<\/strong>. \u00a0Qui sotto, grandi massi formano un labirinto di tane, crepacci e larghi avvallamenti. Puntiamo verso sud est dove il fondale scende ripido, fino ad incontrare la sabbia, ben oltre i 45 metri<\/strong>. All\u2019esterno, alcuni panettoni ci invitano a raggiungerli.<\/p>\n\n\n\n

Qui sotto regnano indisturbate le gorgonie rosse<\/strong>. Belle, alte con ventagli eleganti che si stagliano verso la luce. Amo il corallino del Mediterraneo, lo considero cos\u00ec affascinante che, spesso, mi trovo a combattere con il partito degli amanti dei relitti. Questi scriteriati arrivano a dirmi che il ferro \u00e8 molto pi\u00f9 bello di una gorgonia. Io, quando li sento, divento matto! (Ovviamente, sto enfatizzando. Per\u00f2, il dibattito esiste per davvero e quando mi ci trovo in mezzo io difendo le gorgonie.) Comunque, amici relittari, state tranquilli che in questo blog trovate molti racconti interessanti anche sui relitti<\/a>. In questo ambito la mia passione \u00e8 l’aereo. Cos\u00ec, per dire.<\/p>\n\n\n\n

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Leggi il racconto del Caterina Madre<\/a><\/em><\/strong><\/figcaption><\/figure><\/div><\/div>\n\n\n\n
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Leggi il racconto del Piroscafo Genov<\/a>a<\/em><\/figcaption><\/figure><\/div><\/div>\n<\/div>\n\n\n\n

Qui per\u00f2 ci sono le gorgonie<\/strong>. E ci sono anche i gattucci<\/strong> che si nascondono guardinghi negli anfratti. Della loro presenza ci accorgiamo perch\u00e9 i rami delle gorgonie sono pieni delle loro uova<\/strong>, fissate da quegli strani filamenti <\/strong>che ricordano i rami delle viti. Proviamo ad illuminarle nel tentativo di individuare l\u2019embrione<\/strong>. Una sorta di ecografia subacquea, rudimentale ma efficace. E in alcuni casi emozionante.<\/p>\n\n\n\n

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Uova di gattuccio fissato alla gorgonia<\/em><\/strong><\/figcaption><\/figure><\/div><\/div>\n\n\n\n
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L\u2019embrione del gattuccio all\u2019interno del suo uovo<\/em><\/strong><\/figcaption><\/figure><\/div><\/div>\n<\/div>\n\n\n\n

Poi una gorgonia grande, ben esposta alla corrente. Qui le uova sono addirittura due. Fotografo, fotografo e ancora, fotografo. Ho gi\u00e0 in mente il titolo: i gemelli.<\/p>\n\n\n

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Laggi\u00f9 dove regnano le gorgonie, dove i gattucci fissano le loro uovo, dove nascerann<\/i><\/span>o due<\/em><\/strong> gemelli<\/em><\/figcaption><\/figure><\/div>\n\n\n

C\u2019\u00e8 uno scoglio, ad una decina di metri dalla parete. \u00c8 coperto di gorgonie. All\u2019ombra dei ventagli un grosso scorfano<\/strong> sta pigramente riposando. Al nostro arrivo apre gli occhi, li rotea continuamente per capire cosa stiamo facendo. \u00c8 preoccupato ma non da l\u2019impressione di volersene andare. Quel posticino gli piace molto.<\/p>\n\n\n\n

Yme si mette in posa e io lo fotografo. <\/p>\n\n\n

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\"Immersioni
Yme si mette in posa e io lo fotografo<\/em><\/strong><\/figcaption><\/figure><\/div>\n\n\n

\u201cLa natura non si osserva con gli occhi ma affondando i piedi nell\u2019acqua gelida di un ruscello, il viso nel vento o il corpo sott\u2019acqua. E la si immortala con una DiveShot, la custodia universale per smartphone by Easydive.”<\/p><\/blockquote>\n\n\n

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