{"id":10201,"date":"2023-01-06T17:00:00","date_gmt":"2023-01-06T16:00:00","guid":{"rendered":"https:\/\/www.underwatertales.net\/?p=10201"},"modified":"2025-02-19T15:01:39","modified_gmt":"2025-02-19T14:01:39","slug":"la-bioluminescenza","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.underwatertales.net\/2023\/01\/06\/la-bioluminescenza\/","title":{"rendered":"La bioluminescenza"},"content":{"rendered":"\n

La bioluminescenza: una trasformazione dell’energia chimica in energia\u00a0luminosa. A cosa serve? Come la utilizzano le creature marine che vivono negli abissi? La bioluminescenza pu\u00f2 interessare anche per le sue applicazioni pratiche nella nostra vita quotidiana?<\/p><\/blockquote>\n\n\n\n

Durante le vacanze natalizie in famiglia, nella mia\u00a0Marsiglia<\/strong>, tra due pietanze francesi ipercaloriche, sono riuscita a ritagliarmi un pomeriggio, per approfondire una tematica scoperta da poco ma molto affascinante: la\u00a0Bioluminescenza<\/strong>.<\/p>\n\n\n\n

Ed in questo inizio di anno 2023, parlare della luce che sorge nel buio, non ci pu\u00f2 fare che bene!<\/em><\/p>\n\n\n

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La bioluminescenza<\/em><\/figcaption><\/figure><\/div>\n\n\n

Gli abissi<\/h4>\n\n\n\n

Il fondale oceanico abissale<\/strong> \u00e8 in gran parte coperto da pianure<\/strong>, le quali formano vaste aree ricoperte di sedimenti<\/strong>. Eppure, gli abissi racchiudono molti tesori. Sono specie sconosciute<\/strong> e minerali preziosi<\/strong> provenienti dalle profondit\u00e0 marine. Se si riuscisse a sfruttarli nel modo giusto, potrebbero rappresentare soluzioni per il futuro<\/strong>. <\/p>\n\n\n\n

Oltre i 200 metri di profondit\u00e0, l’oceano scuro rappresenta l’80% del volume oceanico. Pur essendo il pi\u00f9 grande ecosistema della Terra, rimane il meno conosciuto del pianeta custodendo scoperte di importanza innegabile.\u00a0<\/p>\n\n\n\n

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Un sottomarino a comando remoto (ROV)<\/em><\/figcaption><\/figure>\n\n\n\n

In ogni caso, gli abissi rimangono un ambiente misterioso<\/strong> perch\u00e9 l’esplorazione subacquea a queste profondit\u00e0 \u00e8 costosa e richiede notevoli risorse tecniche. Tuttavia, oggi sappiamo che rappresentano un\u00a0ecosistema estremamente ricco e diversificato.<\/strong><\/p>\n\n\n\n

Di fatto, oltre i 200 metri di profondit\u00e0, il\u00a0buio \u00e8 quasi totale<\/strong>, perci\u00f2, l\u00ec non c’\u00e8 traccia di vita vegetale e per sopravvivere,\u00a0le specie viventi<\/strong>\u00a0hanno dovuto adattarsi per sopravvivere.<\/strong><\/p>\n\n\n\n

Il buio negli abissi? Non c\u2019\u00e8!<\/h4>\n\n\n\n

Reagendo alla mancanza di luce e di cibo, gli animali, sono per lo pi\u00f9 di piccola taglia e di colore scuro. Alcuni hanno sviluppato occhi sporgenti per catturare la poca luce presente o sono diventati ciechi. Anche le modalit\u00e0 di alimentazione sono diverse poich\u00e9 il cibo disponibile \u00e8 limitato alla “pioggia” di detriti organici che cadono dall’alto.<\/p>\n\n\n\n

Ma alcuni organismi hanno la straordinaria capacit\u00e0 di emettere luce attraverso una reazione chimica: la\u00a0bioluminescenza.<\/strong>\u00a0Dalla superficie fino a 4000 metri di profondit\u00e0, \u00be degli organismi sono bioluminescenti, dai batteri <\/strong>ai pesci<\/strong>, comprese le meduse<\/strong>.<\/p>\n\n\n

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Medusa bioluminescente nelle profondit\u00e0 della Baia di Monterey (fonte: Chris Favero)<\/em>
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Si tratta di una\u00a0trasformazione dell’energia chimica in energia<\/strong>\u00a0luminosa<\/strong> grazie ad un catalizzatore prodotto dall\u2019essere vivente stesso.<\/p>\n\n\n\n

L’emissione di luce da parte degli organismi \u00e8 uno dei modi pi\u00f9 efficaci per comunicare grazie alla trasparenza e all’omogeneit\u00e0 ottica dell’ambiente acquatico. <\/p>\n\n\n\n

La bioluminescenza<\/strong> permette<\/strong> quindi ad essi di riprodursi<\/strong>, sfuggire ai predatori <\/strong>o attirare le prede<\/strong> per nutrirsi.<\/p>\n\n\n

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Tuttavia, a causa della loro fragilit\u00e0 e delle difficolt\u00e0 di accesso alle profondit\u00e0 oceaniche, gli organismi bioluminescenti sono difficili da osservare vivi o in situ.<\/p>\n\n\n\n

Lo sapevate che?<\/strong><\/h4>\n\n\n\n

Durante la Seconda Guerra Mondiale, gli ufficiali giapponesi potevano leggere nel buio grazie alla polvere di ostracodi bioluminescenti (piccoli crostacei)\u00a0anche essiccati? Oppure che nelle profondit\u00e0 dell\u2019oceano, il pesce rospo, per accoppiarsi, lampeggia diventando rosa luminescente?<\/p>\n\n\n\n

Oltre ad aiutare gli scienziati a capire meglio alcune specie, il fenomeno di bioluminescenza<\/strong> interessa anche per le sue applicazioni pratiche<\/strong> nella nostra vita quotidiana<\/strong>.<\/p>\n\n\n

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L\u2019utilizzo della bioluminescenza in campo medico<\/em><\/figcaption><\/figure><\/div>\n\n\n

In campo medico<\/strong>, viene usato per migliorare i referti radiologici e individuare cos\u00ec i tumori in fase iniziale, stimandone con precisione le dimensioni e la forma. Si utilizza la bioluminescenza anche nella ricerca del trattamento di purificazione delle acque<\/strong> o ancora per ridurre l\u2019impatto ambientale dell\u2019illuminazione urbana<\/strong>.<\/p>\n\n\n\n

Infatti, con la\u00a0biomimetica,<\/strong>\u00a0l’uomo si ispira alla natura per rispondere ai problemi ambientali e costruire una citt\u00e0 sostenibile. I batteri bioluminescenti sono una delle soluzioni di domani: potrebbero consentire la progettazione di innovazioni grazie alla luce che producono (segnaletica, decorazione e design, architettura).<\/p>\n\n\n

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La biomimetica<\/figcaption><\/figure><\/div>\n\n\n

Un ROV cacciatore di bioluminescenza<\/h4>\n\n\n\n

Per tutte queste ragioni, circa un anno fa, nell\u2019ambito dell’EMSO<\/strong>, (European Multidisciplinary Seafloor and water column Observatory<\/a><\/strong>), rete europea di osservatori dei fondali marini e della colonna d’acqua, con l’obiettivo scientifico di studiare l’impatto del riscaldamento globale e gli ecosistemi di acque profonde, \u00e8 stato mandato un\u00a0ROV pilotato a distanza via Internet<\/strong>\u00a0a 2400 metri sotto la superficie del mare.<\/p>\n\n\n

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Si chiama\u00a0BathyBot\u00a0<\/strong>ed \u00e8 il primo del suo genere in Europa!<\/p>\n\n\n

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\u00c8 stato ideato da due ricercatori\u00a0dell’Istituto Mediterraneo di Oceanologia (MIO)<\/strong><\/a>,<\/strong>\u00a0con sede a Marsiglia, che studiano la biodiversit\u00e0 microbica negli ecosistemi marini nonch\u00e9 i meccanismi che permettono ai microrganismi di adattarsi a condizioni estreme o contaminate.<\/p>\n\n\n\n

BathyBot<\/strong> \u00e8 un robot bentonico<\/strong> progettato per muoversi sul fondale la cui missione \u00e8 di studiare la bioluminescenza grazie ad una telecamera ipersensibile dotata di luce rossa che non spaventa gli organismi marini.<\/p>\n\n\n\n

Il piccolo robot sar\u00e0 gli occhi dei ricercatori durante le\u00a0prossime dieci anni nei fondali tra Marsiglia e Tolone<\/strong>\u00a0ed aiuter\u00e0 a capire l’origine di tale attivit\u00e0 luminosa nell’oscurit\u00e0 degli abissi.<\/p>\n\n\n\n

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Il Bathy Boat nei fondali di Marsiglia<\/em><\/figcaption><\/figure>\n\n\n\n

I ricercatori ritengono che la misurazione della bioluminescenza potrebbe diventare il primo metodo per monitorare in modo continuo l’attivit\u00e0 biologica nelle profondit\u00e0<\/strong> marine. Permetterebbe di comprendere meglio l’impatto dei movimenti delle masse d’acqua oceanica sulla vita marina e pi\u00f9 particolarmente riguardo alla circolazione termoalina<\/em><\/a> in acque profonde. <\/p>\n\n\n\n

Tale fenomeno tender\u00e0 a diminuire significativamente nel corso di questo secolo a causa del riscaldamento globale e avr\u00e0 conseguenze importanti per gli ecosistemi delle profondit\u00e0 marine, privandoli dell\u2019apporto di nutrienti e ossigeno proveniente dalla superficie.<\/p>\n\n\n

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Dieci globi bioluminescenza per illuminare il Museo Subacqueo di Marsiglia<\/h4>\n\n\n\n

Ma non soltanto la scienza si interessa alla bioluminescenza!\u00a0<\/p>\n\n\n\n

Essa viene anche utilizzata come mezzo di espressione e di sensibilizzazione ambientale attraverso l\u2019arte plastica.<\/p>\n\n\n\n

In occasione del 30\u00b0 anniversario della\u00a0Giornata Mondiale degli Oceani<\/strong>, nel mese di\u00a0giugno scorso<\/strong>, il\u00a0Museo Subacqueo di Marsiglia<\/a>\u00a0(di cui vi avevo gi\u00e0 parlato\u00a0qui<\/a>), ha organizzato un\u2019installazione di bioluminescenza subacquea, con il patrocinio della Commissione Nazionale Francese per l’UNESCO.\u00a0<\/p>\n\n\n\n

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L\u2019intelligenza artificiale a salvaguardia degli oceani.<\/a><\/blockquote>