Lisa, Paolo e il Frala: una ragazza solare e sorridente, un burbero marinaio dal cuore d’oro ed una barca che è il loro gioiellino. A bordo del Frala farete delle indimenticabili crociere subacquee tra l’arcipelago toscano e la Corsica. Ma ora leggete questa incredibile storia.
Lisa
Lei si chiama Lisa e arriva da un paesino dell’entroterra pisano. È cresciuta con la nonna a pane e difficoltà e da subito ha capito che nella vita doveva conquistarsi tutto con il coltello tra i denti. Ha scelto di diplomarsi in ragioneria perché pensava che quello fosse il modo più semplice e più veloce per avere l’indipendenza economica per poter contribuire al bilancio familiare.
Ha trovato l’impiego in una carrozzeria, come apprendista. Si occupava della segreteria e dell’amministrazione. Ma il contratto è presto scaduto e per lei c’era solo una possibilità: quella di sporcarsi le mani e fare il lavoro duro, insieme agli altri operai. Unica carrozziere donna in un’officina di paese. Ma forse unica carrozziere donna in Italia. Ma anche quel contratto aveva una scadenza e lei doveva assolutamente trovare qualcosa per potersi mantenere.
Fu in quel momento, esattamente undici anni fa, che qualcuno fece sapere a Lisa che sul mare, a Rosignano, un pazzo visionario cercava una persona che lo aiutasse nella sua impresa.
Paolo
Lui si chiama Paolo e ha praticamente sempre vissuto per mare. A dire il vero ha iniziato come molti figli del dopoguerra con un impiego normale, in ferrovia. Ma il mare lo ha chiamato presto e lui ha detto: “presente”.
Ha iniziato a navigare su barche di altri, portandole da un porto all’altro, su commissione, dietro dignitosi compensi. Lo faceva in solitaria e viveva il mare in modo assoluto. Veleggiando, pescando ed immergendosi.
Mi ha raccontato che una volta, partito da Catania, si stava dirigendo verso nord a bordo di un’imbarcazione che doveva trasferire a Varazze. C’era scirocco, di quelli forti e caldi, come solo in Sicilia si possono sentire. Era stanco ed accaldato e decise di farsi un bagno ma a causa del vento non riuscì a risalire a bordo. Ci provò e ci riprovò, stancandosi sempre di più senza risultati. Con le forze ormai al lumicino, si aggrappò ad un cavo d’acciaio, issò le gambe e iniziò a far muovere il timone a calci. Sino al punto di far ruotare la barca e di risalirci finalmente a bordo ma con i legamenti del ginocchio completamente distrutti. Con la febbre ed imbottito di antidolorifici raggiunse, di notte, un porto della Calabria per svenire sulla banchina. Fu ricoverato ed ingessato alla meno peggio e, contro ogni consiglio del medico, ripartì verso Varazze dove consegnò l’imbarcazione come previsto.
Negli anni una barca sua se la comprò ed iniziò a portarci su degli ospiti, prima turisti vacanzieri e poi subacquei. Quelli degli anni Ottanta, rustici e spartani. Quelli disposti a sopportare il mare incazzato e a dormire sul ponte pur di arrivare in Corsica per immergersi tra le cernie di Lavezzi.
Nel 2004 comprò una barca nuova, più grossa e più comoda. Con cabine, zona living, specchio di poppa per le attrezzature subacquee e addirittura un deck.
11 anni fa
Undici anni fa Lisa va a lavorare sulla barca di Paolo. Lei del mare non conosce ancora nulla, non sa navigare, non sa gestire un’imbarcazione e, soprattutto non ha la minima idea di come si faccia ad andare sott’acqua. Ma a Lisa non spaventa nulla e Paolo è un’incosciente, o forse un saggio, e la prende con sé. Lei ha fatto il carrozziere, ha imparato cosa vuol dire sporcarsi le mani e fare il lavoro duro. Ma lei ha anche delle idee ed una sana competenza gestionale, sviluppate più sulle strade impervie della vita che sui banchi di scuola. Capisce subito che la nuova barca ha dei costi di gestione alti e deve essere promossa ed impiegata in modo più profittevole. Ma capisce anche che deve mettere sul campo anche tutto ciò che ha appreso in carrozzeria, perché i lavori di manutenzione non si possono delegare a terzi ma bisogni farseli.
Indossando i panni della contabile prepara un business plan, pianifica i costi di gestione di ogni singola crociera e definisce il listino prezzi. Poi li smette, veste la tuta da operaio, rifà la carena, passa la resina e tratta il mogano degli interni. Non paga fa anche il social media manager, apre un profilo dedicato su Facebook e inizia un programma promozionale incessante. Con una muta addosso impara anche ad andare sott’acqua.
E nel frattempo elegge la barca come suo unico ed esclusivo domicilio. Una cabina, nella zona dell’equipaggio, diventa la sua cameretta ed una cuccetta diventa il suo giaciglio e da quel giorno dormirà sempre cullata dalle onde del mare.
Al suo fianco, nella cabina di fronte, c’è Paolo il lupo di mare che ha trovato finalmente l’appoggio giusto per smettere di viaggiare in solitaria, e forse anche la sicurezza che il suo sogno potrà andare avanti, comunque. Lui che a sua volta è diventato il primo vero punto di riferimento maschile per Lisa.
Oggi, sul Frala
Oggi Paolo è un omone di 74 anni, temprato dalle traversate e dal mare impervio. Ha ancora addosso l’entusiasmo e la voglia del ragazzino temerario che fu in gioventù e passa la sua giornata sulla poltrona della cabina di pilotaggio a scrutare l’orizzonte e a cavalcare le onde.
Lisa invece ha una cascata di folti capelli ricci, un sorriso dolce e timido e due occhi azzurri come il mare. Gestisce con sicurezza il resto dell’equipaggio e pure capricci e desideri degli ospiti e a chi le chiede se non ha paura del futuro lei risponde, con la serenità che può appartenere solo a quelli come lei, che preferisce vivere giorno per giorno, per gustarsi ogni attimo, ogni momento che il mare riesce a regalarle.
La barca invece si chiama Frala, un ventun metri con la chiglia blu scuro. La sua ampia poppa accoglie le attrezzature subacquee ed è il punto di raccolta per i sommozzatori che si preparano per l’immersione. Sottocoperta il compressore gira costantemente per ricaricare loro le bombole.
Una scala porta al deck, uno spazio unico dal quale rimirare i panorami delle gemme incastonate dell’arcipelago toscano e sul quale farsi abbracciare dai caldi raggi del sole.
Al suo interno tanto mogano, con la dinette e la cucina e poi le cabine, quattro doppie e due triple con due bagni.
E poi la sua prua, il regno di Paolo e Lisa che il destino bizzarro ha fatto incontrare undici anni fa. Complementari l’un l’altro, innamorati entrambi di una barca, di un sogno e di uno stile di vita unico. Che gira tutto intorno al Frala.
Quest’inverno Lisa ha lavorato duro, quattro mesi in mezzo alla carta vetro e le resine per ristrutturarla a nuovo. Pronta per nuove mirabolanti avventure.
Io sul Frala ci sono stato, una minicrociera subacquea di quattro giorni, sulle rotte di Capraia e della Corsica. Ma quella ve la racconterò nei prossimi giorni.