Gli illuminatori Led Revolution di Easydive: ovvero come due fari molto performanti possono totalmente cambiare i video di una vecchia GoPro 5 Hero
La Punta del Faro di Portofino
La Punta del Faro è certamente una delle immersioni più suggestive del promontorio di Portofino. Forse di tutto il Mar Mediterraneo, italiano e non. È un ambiente unico e spettacolare, un’esperienza indimenticabile, tutta da scoprire.
Mi capita spesso di avere la fortuna di poter ammirare, o dall’alto della collina di Sant’Ambrogio sopra Zoagli o dalla piazzetta dei Pescatori sul lungomare di Chiavari, lo scenografico panorama di quell’ineguagliabile tratto di costa del Golfo del Tigullio. Che va da Santa Margherita Ligure sino alla punta che delimita ad est il promontorio di Portofino.
Dove si erge questa costruzione di color bianco candido, sormontata da un faro.
Una piccola protuberanza, che sembra staccata dal resto della costa. Un posto magico ricoperto dai pini marittimi, tra i quali si erge un edificio a due piani, con un torrione che si illumina di notte per fare da sentinella all’infinito.
Nelle serate estive, quando i venti da nord ripuliscono l’aria dall’umidità del mare, o di inverno, all’imbrunire, adoro ossrvare rapito questa luce che ritmicamente lampeggia.
Guardare rapito il fascio luminoso brillante di questo faro mi ha sempre donato un senso di pace e tranquillità.
Sotto questo tratto di mare, spesso lambito da forti correnti, si nasconde una delle immersioni più affascinanti del Mar Ligure. Nel mio personale libretto delle immersioni, che purtroppo ormai da molti anni è solamente mnemonico, penso si possano contare almeno trecento tuffi al Faro di Portofino. Tutti memorabili, ognuno diverso dall’altro, ognuno con una storia da raccontare, ognuno con un’immagine da ricordare. Con una foto da stampare o da postare sulle mie bacheche dei social network o con un video da editare ogni volta con una colonna sonora nuova.
Qui, mi sono perso per la prima volta alla guida di un gruppo di subacquei, ho percorso le prime grotte passanti, ho fatto la mia centesima immersione, ho vinto un concorso fotografico. Sono stato ore ad ammirare le enormi “cernie del Faro”, ho attraversato tutti i pertugi, mi sono spinto sino a dove la dorsale che ha origine dalla punta si spegne sulla ghiaia. Ho passato infiniti minuti in decompressione insieme ai miei compagni di immersione di un tempo ormai lontano, ad ammirare, quando la corrente è veramente forte, la nuotata poderosa dei dentici e delle ricciole.
Nel mio libro “20 sfumature di blu” ho dedicato un intero capitolo al Faro di Portofino. Troverete una serie di episodi di vita vissuta sott’acqua, raccontati con ironia e passione.
Qui ci sono tornato recentemente
Le previsioni meteo non facevano presagire grandi cose per noi subacquei, in questo ponte dell’Immacolata. I fattori dominanti parevano essere la pioggia, il cielo plumbeo e qualche mareggiata.
Sabato abbiamo addirittura dovuto disdire un programmino con i fiocchi: doppia immersione sui relitti di Sestri Levante.
Domenica, un piccolo spiraglio… Alle 9 siamo in barca, alle 9:30 scarichiamo i nostri GAV e ci immergiamo al Faro di Portofino. Con me, una vecchia GoPro Hero 5 e due spettacolari illuminatori LED Revolution di Easydive.
Ma procediamo con ordine e torniamo indietro di qualche ora.
Gli illuminatori Led Revolution di Easydive
È un grigio sabato pomeriggio di dicembre. Di quelli senza sole e con poca luce. Quelli che viene buio presto e che hai solo voglia di rientrare a casa e guardarti un film su Netflix, sdraiato sul tuo divano e magari con una copertina sulle gambe.
Io invece sono nel mio box, alle prese con un paio di lampade LED da ricaricare e da accoppiare, tramite un’app e il bluetooth, con il mio IPhone 13 Pro Max.
Sono due illuminatori subacquei a Led, con batteria integrata, prodotti da Easydive. Si chiamano Revolution e sono uno dei cavalli di battaglia di questa incredibile azienda, specializzata in custodie universali per apparecchi foto e video. Nascono originariamente con un led da 2600 lumen e grazie al continuo sviluppo oggi riescono a sviluppare una potenza massima di circa 7000 lumen.
Il led del caricatore da rosso si è appena trasformato in verde. Ci sono volute un paio d’ore per ottenere la carica completa. L’accensione è controllata da un pomello che trovo sulla parte posteriore della lampada. Ha un perno di blocco per evitare che si accenda inavvertitamente durante i trasporti. Il pomello può essere ruotato in tre posizioni, ognuna delle quali fornisce potenza e temperatura della luce.
Ma i punti di forza degli illuminatori Led Revolution di Easydive non finiscono qui.
Ho, infatti, appena scaricato sul mio smartphone, direttamente dall’ APP Store, RevMote l’applicazione che mi permetterà di impostare precedentemente la temperatura del colore e la sua potenza gestendo questa operazione direttamente dal mio telefono. Ogni posizione del pomello potrò abbinare un certo tipo di potenza e di temperatura della luce.
E dopo una buona mezz’ora, dedicata alla consultazione di qualche forum vario, mi convinco di essere un massimo esperto di illuminazione subacquea e opto per impostare le tre selezioni dell’interruttore da vero democristiano. Con il primo scatto otterrò una luce calda, con il secondo media e con l’ultimo una luce totalmente fredda. Sempre con il primo scatto ho impostato una potenza del 50%, con il secondo del 75% e con il terzo del 100%.
So che ai professionisti staranno già prudendo le mani ma per i miglioramenti delle mie performance c’è tempo. Ora sto scalpitando come un bambino la notte di Natale. Sto per utilizzare gli illuminatori Led Revolution di Easydive
E torniamo alla domenica, ovvero il giorno successivo
Il diving center d’appoggio è Massub Diving Portofino, forse l’unico centro immersioni che ha deciso di sfidare la sorte e il maltempo organizzando questa uscita.
Sulla barca ci sono un piccolo manipolo di subacquei. Si immergeranno tutti in circuito aperto, con un mono bombola. E poi ci siamo noi, io e Giovanni Crisafulli, che sulle spalle avremo l’Horizon.
Una leggera onda lunga accompagna le operazioni d’ormeggio mentre il sole cerca, tenacemente, di far capolino tra un fitto strato di nubi. Fa anche sufficientemente freddo.
Ma ci attende una bella sorpresa. Non appena mettiamo la testa sott’acqua ci rendiamo conto che la visibilità è davvero buona. Planiamo sul fondo iniziando ad intravedere il fondale coralligeno con molti metri d’anticipo.
Ma la vera sorpresa arriva non appena accendo gli illuminatori Led Revolution di Easydive
Sono sul fondo, ad una trentina di metri di profondità. La luce del sole, che oggi è in sciopero, filtra molto debolmente. Davanti a me i primi ventagli di gorgonie. Accendo gli illuminatori Led Revolution di Easydive e appare il rosso, in tutto il suo splendore.
La scena è perfettamente illuminata e mi rendo conto di quanto queste due lampade facciano la differenza non appena butto l’occhio sul display della mia vecchia GoPro.
Il risultato è pazzesco, sebbene ci fosse moltissima sospensione, i mei video sono incredibilmente illuminati. Non avevo mai portato a casa delle immagini simili.
Ah, dimenticavo. Sebbene gli illuminatori Led Revolution di Easydive, a secco, pesino un bel chiletto l’una (e vi garantisco che si sentono), in acqua il loro peso si dimezza e diventano facilmente gestibili. Anche con una GoPro avvitata su una maniglia goodman.
E dimenticavo anche di dirvi che, tramite l’applicazione, potrete inibire ogni funzione al pomello di accensione. È un’opzione utilissima nel caso di trasporto in stiva durante uno dei nostri viaggi verso le mete tropicali.