La genesi del progetto
Horizon Expedition Eagle Ray -il diario-. In esclusiva il mio diario di bordo della prima spedizione subacquea con il nuovo SCR Mares Horizon. In questa prima puntata scoprirete la scintilla che ha innescato il progetto.
Mercoledì 24 agosto 2022 – Aeroporto Cristoforo Colombo di Genova – ore 22:00
Il gruppo si sta compattando. Dalla chat di whatsapp stanno arrivando foto inequivocabili.
Andrea Di Vaira è a cena con la famiglia in nave, direzione porto di Palermo.
Roberto Bottini e Silvia Saini stanno grigliando carne, festeggiando la loro ultima sera a Vulcano. Domattina si imbarcheranno sull’aliscafo direzione Palermo.
Tony Scontrino, il gran cerimoniere, è fisso al Diving Center Saracen e ci sta aspettando per iniziare i lavori di logistica.
Di Julie Sferlazzo non abbiamo ancora notizie. Ma sappiamo che è a Palermo e non ci preoccupiamo affatto.
A Marettimo c’è già qualcuno. È Desirèe, la biologa dell’Università di Palermo che insieme ad una squadra capitanata dal Professor Marco Milazzo sta studiando i comportamenti delle aquile di mare, all’interno di un progetto della stessa Università di Palermo e della Stazione Zoologica Anton Dohrn. L’iniziativa è supportata da Blue Marine Foundation.
Desirèe è sull’isola dal 7 agosto e speriamo si sia raccomandata con le aquilette di non farci brutti scherzi.
E alla fine ci sono io, che sono comodamente seduto sulla poltroncina della fila dell’uscita di sicurezza (ecco perché sono comodo) di questo aereo della compagnia di volo Ryanair, diretto a Palermo. Alle 23:30 atterrerò per l’ennesima volta all’aeroporto Falcone-Borsellino. Spero che Tony sia lì ad attendermi e scortarmi al mio appartamento a Isola delle Femmine.
Giugno 2022 – Diving Center Saracen – Isola delle Femmine – ore 18:00
Tutto cominciò in un torrido pomeriggio di inizio giugno, quando al Diving Center Saracen andava in scena l’XR Camp 2022.
Da qualche giorno stavo adocchiando una giovane ragazza che andava e veniva, trasportando dei pesanti trespoli in acciaio. Ho subito preso informazioni su di lei, per capire chi fosse e, soprattutto, che cosa facesse.
Si trattava di Desirée Grancagnolo, una giovanissima biologa marina, fresca di laurea e piena di entusiasmo. Passione e amore per il mare e per i suoi abitanti.
Le attrezzature che trasportava erano dei supporti creati appositamente per reggere e proteggere delle videocamere che avrebbero trasmesso immagini in remoto dai mari di Lampione e Marettimo.
Ma che cosa avrebbero dovuto riprendere queste videocamere? E perché proprio a Lampione e Marettimo?
Con la mia solita faccia di latta (o da culo… se volete) mi presentai e le chiesi un appuntamento e per un’intervista. Perché sentivo il profumo di un bellissimo racconto da scrivere sul mio blog, UnderwaterTales.
E siamo al famoso torrido pomeriggio di inizio giugno. Seduta a fianco a me c’è una ragazza sorridente, un po’ timida, con due meravigliosi occhi color giada. Mi racconta, con fare sognante, la sua vita e i suoi progetti.
Durante i suoi corsi di studio ha partecipato ad uno stage a Lampione, all’interno di un progetto dell’Università di Palermo, con il Professor Milazzo. L’obiettivo era quello di ottenere il maggior numero di informazioni sull’aggregazione degli squali grigi attorno all’isolotto di Lampione.
Al termine di questa esperienza si era trasferita a Marettimo, per raggranellare qualche soldino, che per uno studente universitario non fanno mai male. Faceva la guida subacquea in un diving center locale.
E fu lì che, durante un’immersione alla famosissima Cattedrale, decise di non far entrare nella grotta il gruppo di subacquei che stava accompagnando in immersione perché c’era troppa sospensione. Percorse, in alternativa, la parete antistante e incontrò qualche meraviglioso esemplare di aquila di mare.
Ci è tornata il giorno dopo e poi quelli successivi. Perlustrò con molta attenzione la zona, battendola per ogni centimetro quadrato. Le aquile erano moltissime, si muovevano in gruppi.
Ma l’estate stava finendo e lei doveva tornare a Palermo. Segnalò gli avvistamenti al professor Milazzo, lo stesso degli squali grigi ed iniziò a cercare in rete notizie su altri avvistamenti simili.
L’imbeccata di Desirée convinse il suo professore a mettere in piedi l’idea di un nuovo progetto di studio, a Marettimo.
L’anno successivo compresero che il periodo di aggregazione delle aquile di mare a Marettimo avvenisse nel periodo che va dall’inizio di agosto ai primi giorni di settembre. Il loro habitat preferito era una zona compresa tra i venti ed i trenta metri di profondità, in una zona dove la Posidonia lascia spazio alle rocce che sprofondano sulla sabbia.
Notarono, inevitabilmente, che la presenza dei subacquei che erano richiamati in quel luogo dall’idea di poter incontrare gruppi folti di aquile di mare obbligava le aquile a nascondersi.
Fu in quel momento che pensai a quanto potesse esser meraviglioso immergersi con un sistema a circuito chiuso e quindi poco rumoroso per poter avvicinare questi animali ammirandole in silenzio.
Luglio 2022
Dopo aver metabolizzato queste informazioni e dopo aver scritto un paio di racconti relativi alle esperienze della giovane biologa marina, ho parlato con Tony Scontrino della malsana idea di andare a Marettimo ad agosto. Magari con Roby Bottini e Andrea Di Vaira per immergerci con i nostri rebreather tra le aquile di mare.
Ma siccome eravamo freschi dell’esperienza XR Camp, dove il nuovo SCR Horizon, fabbricato da Mares, era stato oggetto di prove e di manifestazione di curiosità e, soprattutto, siccome la tipologia degli eventuali tuffi a Marettimo si sarebbe prestata perfettamente per questa macchina, decidemmo di portare avanti un progetto utilizzando Horizon.
E abbiamo iniziato a programmare, coinvolgendo, da subito, proprio Roby e Andrea.
Ho presentato l’idea in Mares, a Marco Lazzari ed Elisa Mantuano. Il progetto è piaciuto e hanno deciso di fornirci supporto con la fornitura di due SCR Horizon, con la creazione del logo (il nome della spedizione lo inventai io, di getto), la stampa delle magliette e dei banner da applicare alle auto che avremmo utilizzato.
Insomma, la macchina organizzativa del marketing dell’azienda era al nostro servizio!
Dal canto suo, Desirée ne parlò con il Professor Milazzo e decisero, con l’occasione, di studiare il comportamento delle aquile di mare nei confronti di subacquei discreti, poco rumorosi e poco invasivi sott’acqua. Questo ci gasò ulteriormente perché prendemmo coscienza del fatto che il nostro entusiasmo avrebbe anche dato un contributo eventuale ai loro studi e alle loro ricerche.
Durante la fase organizzativa abbiamo deciso di estendere l’invito a due quote rosa: Silvia Saini e Julie Sferlazzo.
Il gruppo era formato, l’organizzazione procedeva velocemente.
Care aquile di mare, ora, siamo pronti ad arrivare!