Chiara Scontrino: chi siamo? Il mare come uno specchio d’acqua su cui riflettere il nostro benessere. L’obiettivo del suo primo libro è molto preciso. Io l’ho letto molto tempo fa e ho avuto l’onore di scriverne la prefazione. Ora lo recensisco e ve lo propongo.
Chiara Scontrino: chi siamo? La mia prefazione
Da secoli, probabilmente da sempre, l’uomo ha bisogno di esprimere la propria attitudine alle relazioni attraverso il proprio inserimento all’interno di una comunità. Al suo interno, un individuo tende positivamente ed istintivamente al legame con gli altri. E grazie a questi legami vive.
La comunità si basa, oltre ai legami, ad interessi comuni e partecipazione spontanea. È il luogo delle affinità naturali.
La comunità subacquea: come nasce e cosa spinge un individuo a farne parte
La comunità subacquea nasce di pari passo con lo sviluppo e la forte espansione dell’industria subacquea. Ma che cosa spinge un individuo ad entrare a farne parte? Che cosa lo spinge ad indossare una bombola ed immergersi nelle profondità marine o lacustri? Ad investire del denaro per acquistare l’attrezzatura necessaria? A prendere in mano un manuale, a studiarlo e a superare delle prove di abilità per conseguire una certificazione che lo abiliterà ad immergersi a determinate profondità? O, peggio ancora, ad affrontare centinaia di chilometri in autostrada per raggiungere il mare? Magari per un’immersione, al massimo due? Per rientrare a casa in serata, magari con la prospettiva di alzarsi il mattino successivo per andare in ufficio?
A tutte queste domande prova a dare delle risposte Chiara Scontrino, in questo elaborato che ha presentato in occasione della sua laurea magistrale in Scienze della comunicazione pubblica, d’impresa e pubblicità.
Chiara Scontrino
Chiara appartiene alla comunità subacquea di diritto. Sia per “ius sanguinis” che per “ius solis”. Appartiene ad una famiglia di subacquei, che della subacquea ne hanno fatto prima un mestiere e poi un’impresa. È lei stessa impegnata, in prima persona, nella gestione delle attività di famiglia.
Chi meglio di lei può analizzare con oggettività e successo questo mondo?
Chiara Scontrino: chi siamo? Il mare come uno specchio d’acqua su cui riflettere il nostro benessere.
Attingendo dalle più conosciute teorie socio-economiche, Chiara costruisce un’analisi lucida, partendo dagli eventi che hanno generato un sostanziale miglioramento della condizione sociale dell’essere umano. Da Freud a Maslow, passando attraverso gli studi di Adler, scopriamo come la possibilità di consumare di più abbia generato maggiori soddisfazioni personali. Come il miglioramento del welfare e la conseguente diminuzione delle ore lavorative abbia inciso sulla nascita del cosiddetto “leisure time”, degli status symbols e dello style symbol.
Affronta il tema dell’auto realizzazione, dello sport estremo e quello degli obiettivi specifici, misurabili, condivisi, realizzabili e scadenzati nel tempo.
E poi quello delle esigenze personali, della necessità di poter stare sott’acqua perché lì si sta bene. Per l’assenza di gravità, per il silenzio e per la possibilità di essere finalmente irraggiungibile e totalmente disconnesso dal mondo. “Sospeso, in silenzio nel blu”. Come lo slogan che ho coniato per rappresentarmi nei confronti dei lettori del mio blog.
Grazie a tutto ciò, Chiara individua la popolazione subacquea, su basi demografiche. Età, sesso, reddito, propensione al consumo ed interessi sono i cluster che lei analizza.
Un lavoro minuzioso
Un lavoro molto minuzioso, che offre spunti dannatamente importanti per tutti coloro che fanno impresa e che generano ricavi da questa comunità. Soprattutto alla luce dei fortissimi cambiamenti che stanno sconvolgendo l’assetto sociale ed economico dell’universo.
Alla crisi del settore della subacquea, dovuta alla sostanziale assenza di grandi novità che generino appeal e allo scarso ricambio generazionale, si è aggiunto l’effetto della pandemia provocata dal Covid-19.
Stiamo assistendo ad un calo della popolazione subacquea. Alla diminuzione delle vocazioni fa eco un fisiologico invecchiamento del subacqueo della prima ora. È fondamentale riconoscere i nuovi driver che possano produrre soddisfazioni ed auto realizzazione per le nuove generazioni. Quelle dei nativi digitali. Quelli cresciuti a pane e smartphone. Quelli che bruciano le novità alla velocità della luce.
Per gettare le basi per la rinascita del settore, partiamo dal lavoro di Chiara e facciamo tesoro dei suoi studi e delle sue analisi.
Con sincero affetto
Stefano Sibona
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